Contrada Porta Tenca
La contrada espone, su campo giallo, il pesce, o meglio, la tinca, che si trova sul balcone della casa dei Tenca, nobile famiglia isolana. È abitata da genti operose, devote e orgogliose delle proprie antiche origini, poichè questa è la contrada che sorge accanto alla grande chiesa parrocchiale di San Nicolò, sorta su una collina della Ripa dell'Oglio. La consorteria dei nobili da Dovara ne avevano il patronato, e la facoltà di nominare il parroco, causando talvolta discussioni in merito fra i vari rami Dovara e con la cittadinanza locale, scontenta di qualche figura ecclesiastica non gradita. Tuttavia furono sempre solerti nel mantenere la chiesa e accrescerla. Simone da Dovara, ad esempio, lungamente malato per un infortunio, e temendo per la propria vita, fece voto di costruire una cappella dedicata all’Annunciazione; non appena guarito ne iniziò i lavori (1471).Proprio questo rione ospitò i discendenti dei nobili da Dovara, che danno il nome al paese, e possedevano buona parte dei portici della piazza fino a pochi anni fa. Contrada ricca e potente, chiamata anticamente Contrada Maggiore, si sviluppa attorno alla chiesa e fra questa e l’arco della piazza, sulla quale tende sempre a primeggiare nelle sfide. La sua taverna offre elaborate pietanze, succulenti civieri e biancomangiari, degne dei nobili che qui lasciarono tracce della loro ricchezza nei palazzi della strada principale. Tale taverna è detta de la Tinca.
Referente Antonietta: 3398442036
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